"La sostenibilità è trasversale al concetto di benessere, si inserisce in tutti i livelli: come azienda ti devi far portavoce nel trasmettere messaggi positivi e offrire qualcosa di buono, concreto e tangibile. Siamo chiamati a prendere posizione in questo".
Rocco, Sustainability Manager di
Parmacotto Group, racconta l'importanza delle scelte sostenibili, di
come debbano essere fatte valutando a 360° l'impatto che possono avere
nella vita di tutti i giorni e di come le aziende debbano mettere in
atto azioni concrete e tangibili.
Benessere significa stare in
equilibrio con quello che ci circonda a tutti i livelli: dall'ambiente,
ai rapporti con le persone che ci stanno intorno. Sono convinto che star
bene voglia dire vivere con il mondo intorno, raggiungere la meta
dell'equilibrio totale, la tranquillità da tutti i punti di vista. In
poche parole: vivere in armonia.
Sostenibilità, in
primis, significa salvaguardia ambientale, riuscire a rendere le
industrie in grado di produrre con il minor impatto, preservare quello
che ci circonda: è fondamentale per poter pensare ad avere un domani,
altrimenti nulla avrebbe più senso. Questo riguarda tutti e tutto, a
partire dalle scelte consapevoli dei consumatori.
Basti
pensare all'Overshoot Day, il parametro elaborato dalla Global Footprint
Network che indica quando le risorse economiche e fisiche della Terra
disponibili per la popolazione in un anno solare sono terminate.
In una concezione perfetta dovrebbe ricadere tutti gli anni il 31
dicembre. Negli anni questo giorno si è sempre più accorciato, fino a
ricadere nel 2021 il 29 luglio. Ciò significa che, nella situazione
attuale, affinché la Terra riesca a funzionare e andare avanti
perfettamente, ci vorrebbe un pianeta e mezzo.
Penso che il benessere dell'ambiente
sia qualcosa di serio. Non è un caso che l'Onu e l'Unione Europea si
siano mossi con scelte concrete. Per quanto riguarda le mie scelte
sostenibili, sicuramente sono molto attento, a partire dalla raccolta
differenziata. Faccio la spesa più frequentemente e compro il giusto per
evitare lo spreco alimentare. Lo faccio in modo preciso, leggendo le
etichette e facendo attenzione a tutto.
Da sempre, fin quando era
piccolo, presto molta attenzione alla sostenibilità. Mi piace molto il
contatto con la natura per la connessione che si crea con essa. Penso
che sia possibile conciliare la propria vita quotidiana e i propri
impegni lavorativi con il rispetto per la natura, anche se si abita in
città: si può trovare un giusto equilibrio e ritagliarsi
momenti per essere immersi nella natura, in armonia. La prima cosa, ad
esempio, che ho fatto quando mi sono trasferito a Parma è stato scoprire
i parchi e le riserve che il territorio parmense ha da offrire.
Lavorare sulle
emissioni, mitigarle e compensarle. Questo è il compito delle aziende
oggi. Prestando attenzione allo spreco energetico, e più in generale
allo spreco, per ottimizzare il processo, condurre azioni equilibrate e
responsabili nell'utilizzo dei materiali.
Ad esempio, noi come Parmacotto Group per il 2022/2023 ci approvvigioneremo solo di energia elettrica certificata verde,
e questo è stato un primo passo importante che abbiamo scelto in modo
concreto di mettere in atto. Il cosiddetto "greenwashing" deve essere
combattuto attraverso azioni che possano essere dimostrate. I dati
devono essere misurabili.
In Parmacotto Group questo è stato
recepito: scegliere un percorso di questo tipo ha senso solo se dietro
c'è una strategia a monte, che sia l'intervento su un impianto, la
creazione di uno nuovo o un progetto che riguarda la sfera sociale. Se poi inserisci queste azioni all'interno di una strategia più grande, allora si capisce come questa sia la direzione giusta. Secondo me un'azienda deve avere un approccio alla sostenibilità ambientale anche in termini di qualità rispetto alla comunicazione
e questo lo si deve fare solo attraverso un progetto realizzabile,
sulla base di dati analizzati. Su questi aspetti come i kpi l'Europa è
in costante movimento nel guidare le aziende verso una comunicazione più
tangibile.
Ognuno nel suo piccolo deve fare la propria parte. Il coinvolgimento di tutti è fondamentale, come ad esempio nell'ottimizzare i consumi e nel non sprecare l'acqua. Tante gocce nel mare che insieme formano l'oceano. Se io esco e butto la carta per terra, o non faccio la raccolta differenziata correttamente, sto in qualche modo facendo un torto alla comunità, ognuno attraverso le proprie piccole azioni può fare la differenza: è un allenamento quotidiano.
Essere buoni significa anche comprendere gli
altri: ci vuole coraggio per essere buoni, è una sfida costante,
consiste nel superare i propri limiti, se necessario sbagliare e poi
ripartire.
Sono qui dal 2016 e ho vissuto personalmente tutto il
percorso di rinascita, la nuova proprietà, colleghi che hanno cambiato
ruolo, io stesso che ho cambiato ruolo. Ho visto l'azienda crescere:
ripartire, combattere, risalire e finalizzare nuove acquisizioni. Mi
sento in linea con la vision e con tutte le scelte che il Gruppo sta
portando avanti.
Sicuramente, tutti i progetti che si stanno mettendo in piedi a livello sociale meritano importanza e mi stanno a cuore.
Tra i progetti ambientali su tutti quello legato al fotovoltaico è
ambizioso e davvero concreto: deve essere realizzato con i giusti tempi e
scelte consapevoli. Così come quello del restauro delle catacombe di
San Gennaro: il fatto di preservare la storia e dall'altra parte aiutare
le comunità è davvero qualcosa di unico che dimostra come il Gruppo sia
attento ad unire tutti i livelli della sostenibilità.