Fabio Amadei • Docente di cultura gastronomica presso Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana
“Una sana e corretta alimentazione si delinea lungo la filiera agroalimentare e richiede un impegno consapevole verso la sostenibilità. Il benessere a tavola ridefinisce la dimensione effettiva della nostra cucina.”
Gennaio ci mette alla prova. Le pagine dell’agenda hanno ancora lo spazio giusto in cui poter appuntare qualche nuova idea. Tra le frasi che ho segnato nei giorni scorsi ce n’è una che continua a tornarmi in mente: “Un minuto al giorno è meglio di niente”. Non so nemmeno con precisione dove l’abbia sentita. Però, spinto dai buoni propositi per il 2022, ho deciso di provare ad ascoltarla. Ammetto di non essere un grande sportivo, ma questa non è una buona scusa per non dedicare un minuto tutte le mattine all’esercizio fisico. Un minuto per guardare il problema più da vicino. Potrebbe essere lo strumento per innescare un cambiamento? Gennaio è tempo di bilanci anche sul web. Scoprire quali siano state le parole più cercate nell’anno appena concluso mi incuriosisce sempre. Il linguaggio è uno specchio molto nitido della società in cui viviamo: ne registra i cambiamenti, le trasformazioni, le sfide e i fallimenti. Inutile dire che ad avere avuto la meglio sia stata la pandemia con tutti i suoi neologismi. Nonostante questo, tra le ricerche degli utenti è rimasto un po’ di spazio anche per una domanda che ci riguarda altrettanto da vicino: “Come possiamo aiutare il nostro pianeta?”.
I primi suggerimenti proposti elencano quelle “piccole cose che possiamo fare ogni giorno” per impegnarci nella sfida comune verso un modello più sostenibile. La sfida della sostenibilità abbraccia molti ambiti della nostra vita quotidiana e tra tutti intercetta in particolare il nostro modo di mangiare e le nostre abitudini a tavola. Questa traiettoria porta ad interrogarci riguardo quelle che sono problematiche enormi della filiera agroalimentare: l’eccessivo sfruttamento delle risorse del Pianeta, la quantità di input negativi generati dalle produzioni alimentari, l’impressionante volume di cibo sprecato ogni giorno, così come le conseguenze sulla nostra salute dovute a scelte sbagliate al supermercato e ai fornelli. Il benessere a tavola non può più essere calibrato solo nella prospettiva individuata da quel supporto squadrato su cui consumiamo i nostri pasti ogni giorno. La tavola, infatti, inizia ben prima delle nostre case: riguarda il modo in cui il cibo viene coltivato, interessa i diritti dei lavoratori, dell’ambiente e degli animali. La tavola non si interrompe alla soglia della cucina: è metafora del nostro intero Pianeta.
Esiste un legame indissolubile tra individui sani, comunità sane e un pianeta sano. Questo legame si consolida anche attraverso le nostre scelte alimentari. Sostenibilità è sinonimo di sensibilità, attenzione e cura. Riguarda tutti, nessuno si senta escluso. Per questo anche la strategia di un minuto al giorno può essere un buon proposito per il nuovo anno. Certo, non può essere il solo strumento. Il Pianeta richiede sforzi molto maggiori, cambiamenti più radicali. Però nessuna azione è troppo piccola o inutile. Oggi, sempre di più, servono prospettive possibili, nuove idee, buoni propositi e un profondo desiderio di cambiamento.